CurriculumNome :---------------------------------------------Guglielmo(detto Mino) FRABETTI
Iscritto alla SIAE dal 1968, inizia la sua attività di autore, vincendo il Premio Nazionale “ALMA ROMA” con il racconto “I RUMORI”. RADIO Rai (RADIO 2) TELEVISIONE Teatrino di città e dintorni- Discoteca Festival – Jeans –Noi No – Il piacere dell’estate – Tandem – Il Curiosone - Edicola Aperta – La Posta di Frate Gino Inizia l’attività teatrale scrivendo una serie di spettacoli di cabaret . “Chissà perché..poi?!”,rappresentato al Puff di Lando Fiorini, Dal 2010 collabora con Progetto miniera di THOMAS OTTO ZINZI con il quale ha partecipato come attore e aiuto drammaturgia nei seguenti spettacoli: Rinoceronti a Roma di Thomas Otto Zinzi Il sognatore del Tempo, Lettura scenica da Stanislao Nievo Il segreto del suo infinito, Lettura spettacolo di Thomas Otto Zinzi da Dino Buzzati IONA, Mise en espace di Thomas Otto Zinzi da Marin Sorescu Invisibile blu Poema Metropolitano di Thomas Otto Zinzi con i Ragazzi del Laboratorio Teatrale di Tata Giovanni. SOTTO IL PAVIMENTO DEL MONDO – (voci dal ventre della Miniera di Morgnano) di ThomasOtto Zinzi FESTIVAL DEI DUE MONDI – SPOLETO L’infinito che è negli uomini di Thomas Otto Zinzi da Luigi Pirandello RISTORO DEGLI INNOCENTI di Thomas Otto Zinzi 487 – di Thomas Otto Zinzi RITORNO A CASA, IO – di Thomas Otto Zinzi OBBEDIENZA - di Thomas Otto Zinzi L’ORDINE ALFABETICO DELL’UMANITA’ - di Thomas Otto Zinzi DIARIO DI UN MALATO DI ALZHEIMER – di Cary Smith Henderson(elaborato con Thomas Otto Zinzi) CINEMA Dal 2015 come attore ha partecipato ad una serie di corti: DREAMLESS – di Giuseppe Casale – Vision Academy Production |
un racconto di Guglielmo Frabetti( tratto da IL NULLA CELESTE) ------ Hai mangiato arance? - Le dico Mi fa un sorrisetto, come cercasse una complicità. Mi viene da dirle. Questo nulla-celeste non è che un messaggio cifrato per la sua anima. Oppure una parola d’ordine. Una password. Miriam è disponibilmente distratta, non si accorgerà di niente. A volte nel bacetto di commiato, si sbaglia e anziché girare il volto finisce per darmi un breve bacio sulle labbra. Bisogna che ne approfitti. Invece mi trattengo. Mi rendo conto che non mi vuole trasmettere niente di intrigante. Sono mie supposizioni per via di questa metro affollata di odori nauseabondi, sapori acidi, ghirigori di pennarelli neri sui sedili. Di sicuro mi invade una commozione alla gola, perché questa astronave dell’anima diretta verso una sconosciuta costellazione abitata da immagini speculari di viaggiatori, mi trova impreparato, come se l’anima avesse ricevuto una frustata. Dove stiamo andando? Verso una nuova vita? Verso una vecchia morte? Nessuno può darmi certezze. ------ Ehi, dico a te. Ti sei addormentato? – mi fa preoccupata Miriam - Io alla prossima scendo. La metro improvvisamente accelera. Poi una brusca frenata. Terrore negli occhi dei viaggiatori. Si ferma. Tutti tirano un sospiro di sollievo. A quale pianeta ci siamo fermati? ------ Allora? Mi stavi dicendo che stanotte hai dormito male. ------ A volte penso di sprecare i momenti della mia vita, perché non mi è dato conoscere i momenti della mia ------ Accidenti, quanto sei complicato! – mi fa Miriam – La metro si ferma. Si aprono le porte. Miriam scende e svanisce tra la folla frettolosa. |